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Digressione XI
Il nome di Malachia
Su un’ipotesi di come spiegare il nome di Malachia. (Riferimento: I-2.2.5.10, nota 1)Si sa che Adriano V (il personaggio DC che corrisponde a Malachia: vedi il capitolo citato) aveva una nipote che si chiamava Alagia; lo dice Adriano stesso nel canto XIX del Purgatorio: "Nepote ho io di là c’ha nome Alagia" (Purg., XIX, 142). Di questa nipote del papa sappiamo che era andata sposa ad uno dei marchesi Malaspina, probabilmente Moroello Malaspina (Vernon-Purg., II, p. 134). Comunque, sia che il marito di Alagia fosse Moroello o un altro marchese Malaspina, il suo nome può in ogni modo essere identificato con "ALAGIA M", dove la "M" sta per indicare "Malaspina".
Ora, applicando una inversione su tale forma di nome si ha: "M ALAGIA" (in tutta conformità, del resto, con il modo burocratico italiano di registrare un nome: Malaspina Alagia). Partendo da queste lettere arriviamo, attraverso un semplice processo, una "riduzione del vuoto", a questa combinazione di lettere: MALAGIA. E, dobbiamo ammetterlo, il passo da MALAGIA a MALACHIA non è tanto difficile da fare, anche se il nome del monaco probabilmente si pronunciava "Malachía" (come oggi), mentre Alagia ha l’accento sulla seconda a.
Vediamo quindi che è possibile stabilire un legame tra la persona di Malachia e quella di Adriano V, legame che consiste di un’identificazione diciamo nominale, fatta attraverso una terza persona (Alagia) associata ad uno dei protagonisti (Adriano V): un caso, cioè, di "guilty by association". Abbiamo insomma creato un’ipotesi, plausibile o no, che spieghi la scelta del nome del bibliotecario, ipotesi del resto che s’inserisce bene nel campo delle cose comiche; si rammenti la lezione di Aristotele (del libro proibito) sulla commedia: "Mostreremo quindi come il ridicolo dell’eloquio nasca dagli equivoci tra parole simili per cose diverse ... dai giochi di parole ... dagli errori di pronuncia ..." (Nome, p. 472).