Digressione VII

Digressione I   II   III   IV   V   VI   VII   VIII   IX   X   XI   XII   XIII   XIV   XV   XVI   XVII   XVIII
Indice   I parte   II parte   III parte   Digressioni   Tabelle   Piante   Elenchi   Bibliografia

Digressione VII

Il nome di Adelmo

Su un’ipotesi (ardita) di come spiegare il nome del monaco Adelmo. (Riferimento: I-2.2.4, nota 1)

Prima di formulare l’ipotesi bisogna definire un’ipotesi di base da cui partirà il ragionamento che segue. L’ipotesi di base sarebbe che l’autore del romanzo abbia voluto legare la persona di Adelmo alla persona di Adso (ipotesi sul livello dell’intentio auctoris); facendo ciò si arriverebbe a collegare la prima tromba apocalittica (che suona con la morte di Adelmo) alla settima ed ultima tromba (che suona con la morte di Adso), chiudendo in tal modo la serie delle trombe apocalittiche anche con una "chiave" formata su una matrice dei nomi delle persone interessate.(1) (Per un’esposizione delle trombe apocalittiche e di ciò che esse rappresentano sotto un aspetto strutturale più globale – Il nome della rosa come una commedia – vedi del resto I-3 e digressione XVI.) Ma ecco l’ipotesi:
   L’autore del romanzo ha scelto ADELMO perché ha voluto trovare un nome che si adattasse alla matrice A–O, cioè un nome che comincia per A e finisce per O, come fa il nome di Adso nella sua forma normale: AdsO.(2)(3) In questo modo si può arrivare alla formazione di un simbolo armonico bipartito indicante sia il principio che la fine di tutta la struttura omologa NR/DC che stiamo definendo. Il simbolo è semplice:


Per spiegarlo bene dobbiamo partire da due nozioni iniziali:
   1)  A e O (alfa e omega) rappresentano il principio e la fine di tutto;
   2)  sono gli elementi omologhi in cui muoiono rispettivamente Adelmo e Adso (prima tromba e ultima tromba) che ci permetteranno d’interpretare tutta la struttura omologa NR/DC come una rappresentante di un’altra struttura più globale: quella della commedia (vedi I-3).
   Per chiarezza è forse bene rappresentare quest’ultima nozione in qualche modo, per es. così:

{--------------------------- la commedia ---------------------------}
[morte di Adelmo (tromba I)]  →  [morte di Adso (tromba VII)(4)]

In base a queste due nozioni possiamo ora suggerire la seguente interpretazione del simbolo in questione:
   Considerato nella sua totalità (cioè parte sinistra (A–O = morte di AdelmO) + parte destra (A–O = morte di AdsO)) il simbolo dice che la commedia (l’opera) è portata a termine (freccia "a": da A a O); e questo messaggio della consumazione della commedia (A–O: "la commedia è finita") viene anche ripetuto sia nella parte sinistra (freccia "b": A–O per AdelmO) che in quella destra (freccia "c": A–O per AdsO), creando così due echi perfetti dentro allo stesso simbolo. E il risultato grafico di questi movimenti "A–O" è, come si vede, un simbolo proprio in armonia.
   Per rafforzare ulteriormente il simbolismo suggerito, accrescendone così il grado di probabilità, possiamo collegarlo, in modo calzante, a queste parole di Dante, parole che si trovano nella lettera a Cangrande e con cui l’Alighieri spiega il nucleo teologico-filosofico della sua Commedia, che è il contatto con Dio, quel contatto cioè ("ultimus finis hominum") a cui perviene anche Adso morendo (vedi I-2.2.6, punto B2, Adso/5): "Et quia, invento principio seu primo, videlicet Deo, nichil est quod ulterius queratur, cum sit Alfa et O, idest principium et finis, ... in ipso Deo terminatur tractatus" (Epistola XIII, par. 33). In questa citazione si vede quindi che anche per Dante il "tutto" è portato a termine con la consumazione della struttura dell’"Alfa et O" (Alfa et Omega, A e O). In tema di simbolismo per rappresentare la "commedia ultimata", vedi anche digressione XIV, punto b, dove si assiste ad un’autentica consummatio comoediae da parte di Jorge, il monaco cieco, ovvero un atto simbolico per la "commedia portata a termine".

Note

(1)  Per la scelta del nome di Adso, vedi I-2.2.2, punto B4.

(2)  Come sappiamo, una forma alternativa di Adso era ADSON, forma che figura nel Nome della rosa solo raramente, per es. nel passo del cap. "Naturalmente, un manoscritto": "Inutile dire che questi analecta non contenevano alcun manoscritto di Adso o Adson da Melk" (Nome, p. 12).

(3)  Ammesso che la nostra ipotesi iniziale sia valida, resta tuttavia aperta la questione perché l’autore del romanzo abbia preferito proprio ADELMO anziché altro nome del tipo A–O: la D dopo A, forse per far eco alla stessa D di ADSO? Ma allora, perché non ADALBERTO, ADALGISO, ADAMO, ADELARDO, ecc.? ADELMO per far nascere un legame (sottile) con Adso attraverso un anagramma imperfetto: ADELM–/Adso DA MEL–, quasi in armonia con il gioco OTRANTO/TO ANTRO della sua provenienza (vedi la digressione seguente)? (E altre ipotesi ancora.)

(4)  Ricordiamo che alla morte di Adso la sua anima si unisce a Dio, il che rappresenta una cosa sommamente felice; si veda sempre I-2.2.6, punto B2, Adso/5. (Adelmo era escluso da tale felicità perché si era suicidato: per lui si riserva il settimo cerchio dell’Inferno.)

digr. precedente   successiva

top