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Tabella IV
Le ore canoniche da applicarsi per le vicende del Nome della rosa Qui si riporta la tabella delle ore canoniche di cui si fa uso nel Nome della rosa, quali esse sono definite da Eco stesso nella "Nota" prima del "Prologo" (Nome, p. 16):(Riferimento: I-2.2.5 (premessa))
Mattutino (che talora Adso chiama anche con l’antica espressione di Vigiliae). Tra le 2.30 e le 3 di notte. Laudi (che nella tradizione più antica erano dette Matutini). Tra le 5 e le 6 di mattina, in modo da terminare quando albeggia. Prima Verso le 7.30, poco prima dell’aurora. Terza Verso le 9. Sesta Mezzogiorno (in un monastero dove i monaci non lavorano nei campi, d’inverno, era anche l’ora del pasto). Nona Tra le 2 e le 3 pomeridiane. Vespro Verso le 4.30, al tramonto (la regola prescrive di far cena quando ancora non è scesa la tenebra). Compieta Verso le 6 (entro le 7 i monaci vanno a coricarsi). Dopo la tabella c’è nel libro anche un’indicazione delle ore del sole: "Il computo si basa sul fatto che nell’Italia settentrionale, alla fine di novembre, il sole si leva intorno alle 7.30 e tramonta intorno alle 4.40 pomeridiane" (ibid.).
Su questa tabella sono necessari due commenti:1) Con "ora canonica" non s’intende qui un solo determinato periodo di tempo, ma un’ora particolare in cui si celebra un certo rito prescritto; cfr. in proposito per es. Enciclopedia Cattolica, Città del Vaticano 1948-54, voce "UFFICIO DIVINO":
(Officium ecclesiasticum; horae; horae canonicae; praeces horariae; opus Dei; opus divinum, cursus). Con questi termini si designa l’officiatura divina (escluso il sacrificio), con la quale la Chiesa, ministra del culto pubblico, intende onorare Dio ogni giorno in determinate ore diurne e notturne. ...2) La tabella può in qualche punto apparire strana, in quanto non coincide esattamente con le nozioni a cui siamo abituati. Si prenda ad es. la "sesta" che nell’Ufficio divino indica l’ora del rito verso mezzogiorno, ma che nel sistema delle ore tradizionali "laiche" equivale a uno spazio temporale di circa un’ora che termina verso mezzogiorno, cfr. a proposito tabella V.
Da tempo secondo la disciplina canonica l’U. d. si compone di otto ore canoniche, denominate in base al rapporto che avevano secondo l’antico uso, ai principali momenti della giornata e della notte.
Neanche sulle ore canoniche c’è sempre una corrispondenza esatta fra una tradizione e l’altra. Nella stessa Enciclopedia Cattolica, sotto la medesima voce ("UFFICIO DIVINO"), si legge per es. che le lodi (laudi) sono "da recitarsi allo spuntare del sole". Però, per giustificare la sua tabella, Eco afferma d’aver consultato (almeno) Les heures bénédictines di Edouard Schneider (Paris 1925). E lì si legge dell’ora delle laudes: "On arrivait [dopo il mattutino] ainsi jusqu’aux premières lueurs de l’aurore, lesquelles donnaint le signal des Laudes, car suivant la volonté du vénérable Patriarche, elles devaient être dites au point du jour, illucescente aurora" (p. 78); e le "premières lueurs de l’aurore" vengono certo prima dello "spuntare del sole" (che nel Nome della rosa accade solo verso le 7.30).