Prefazioni

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P R E F A Z I O N I

Questa versione html dei nostri studi sui sottofondi strutturali nel romanzo di Eco si basa prevalentemente sull’edizione pdf del novembre 2012. La più grande differenza è naturalmente il formato che permette di consultare immediatamente una nota al testo, un riferimento ad altro luogo, un altro capitolo ecc. per via di un sistema coerente di hyperlink inseriti nel testo. In questa edizione ho anche collocato le figure direttamente nel testo invece di averle raccolte, come nell’edizione pdf, in una sezione separata. Così fanno parte del testo in modo più naturale ed immediato, ciò che rende più agevole la lettura soprattutto dei capitoli "topografici" della II parte. Oltre a queste differenze ho anche corretto e modificato il testo su diversi punti, nonché utilizzato il formato html per rendere più spazioso l’aspetto grafico delle pagine.
   A coloro che hanno soltanto una vaga idea del contenuto del presente lavoro, si raccomanda di cominciare la lettura con i capitoli I-1.1 ("Obiettivo dello studio") e III-2 ("Conclusione generale").
   A quelli che trovano troppo pesante il volume del testo, direi soltanto: "non potevo fare altrimenti".

Per quanto riguarda gli hyperlink i loro punti di riferimento (le ancore) sono per lo più ovvi. In via di principio sono collocati nella parte superiore dello schermo. In qualche caso il testo a cui si riferisce un link comincia dopo un segno di punteggiatura sulla stessa riga, ma sempre in alto. Se si vuole più contesto per un riferimento, è facile andare in su o in giù.

I file sono stati creati per essere letti in primo luogo in Firefox ma funzionano anche con MS Explorer, con qualche variazione insignificante. (Si prega di avvertirmi in caso di link non funzionanti o di altre anomalie.)

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Gotemburgo, agosto 2014
S.E.
sven.ekblad@transis.se

Dalla prima edizione del 13 marzo 1994 di Studi sui sottofondi strutturali nel "Nome della rosa" di Umberto Eco. Parte I. La "Divina Commedia" di Dante, Lund, University Press (Études romanes de Lund 51), ISBN 91-7966-270-6. ISSN 0347-0822.
   Al momento di pubblicare la prima parte della mia analisi intorno al Nome della rosa vorrei esprimere la mia profonda riconoscenza al professor Lars Lindvall di Gotemburgo, che mi ha incoraggiato in tutti i modi fin dall’inizio del lavoro. Senza il suo aiuto e sostegno, e senza il suo vivo interesse per le idee chiave della mia analisi, questo volume non sarebbe mai uscito.
   Ringrazio il docente Staffan Fogelmark con cui ho discusso molte parti dell’analisi, e la fil. kand. Anna Smedberg che mi ha dato il suo contributo prezioso soprattutto quando il mio lavoro era ancora in nascere. Ringrazio la fil. kand. Kristina Kullenberg per aver letto quasi tutto il manoscritto indicandone i punti più deboli e quelli da scartare. Porgo un vivo ringraziamento al lettore italiano Mario Buzzi-Donato e alla dottoressa Carla Cariboni-Killander che hanno controllato il testo allo scopo di minimare il numero di errori linguistici e stilistici.
   Ringrazio la fil. kand. Vibeke Emond e la fil. kand. Eva Wiberg che in varie tappe della stesura del manoscritto mi hanno aiutato con utili suggerimenti di lingua e di analisi. Ringrazio pure il professore emeritus Ingemar Boström, il docente Anders Piltz, il docente Magnus Röhl e la professoressa Suzanne Schlyter per i loro utili suggerimenti specialmente durante l’ultima tappa del lavoro. Vorrei anche ringraziare il docente Göran Bornäs, la dottoressa Antonella Dazzi, il fil. dr. Hans Erik Johannesson, la fil. kand. Helena Linder-Jareld, il docente Sven Sandqvist e la fil. kand. Maria Tikka, nonché altri miei amici, fuori o presso il Dipartimento di Lingue Romanze dell’Università di Lund. Un grazie sentito anche a Cecily Ekblad e Christer Hult, quest’ultimo per aver curato la tipografia di questo volume.
   Il presente lavoro è stato in parte un lavoro di équipe. Tuttavia, sono io ad essere responsabile di ogni sua manchevolezza, sia essa di lingua, di analisi o di altro.

Dall’edizione riveduta ed ampliata in formato pdf del marzo 2010 di Studi sui sottofondi strutturali nel "Nome della rosa" di Umberto Eco. Parte I. La "Divina Commedia" di Dante, Gotemburgo, www.transis.se/rom.
   Il motivo di questa nuova edizione (2010) è duplice: ho sempre voluto fare una revisione del testo soprattutto per renderlo più chiaro in certe parti del discorso e più scorrevole nella lingua in generale.
   L’altro motivo è che una nuova edizione servirebbe bene per chi eventualmente si interessi dell’argomento ma non disponga dell’edizione del ’94, della quale purtroppo non esiste più la casa editrice (Lund University Press).
   Per la presente edizione ho scelto di impiegare la prima persona plurale. Ho anche curato il testo cercando di minimare ancora gli errori linguistici e stilistici. Tra le maggiori modificazioni che riguardano il contenuto del testo, vorrei menzionare in primo luogo le seguenti:
   – Sono stati aggiunti: il punto B.3 del cap. 2.2.2 (la caduta di Adso "come un corpo morto"), il cap. 2.2.5.8 (apparizione e fuga del gatto nero di Salvatore), la digressione XVIII (un "complotto gnostico" con in centro fra Dolcino), nonché le figure IV, V:a-c e VI (che riguardano la digressione menzionata). A causa del nuovo capitolo, il vecchio cap. 2.2.5.8 è diventato 2.2.5.9, e i capitoli seguenti sono stati aggiustati allo stesso modo; il numero degli elementi omologhi NR/DC è così salito a 19 (con altra numerazione a partire dall’elemento 13).
   – Ho corretto e modificato il testo su alcuni punti: cap. 2.2.5.4 (avevo scambiato Remigio per il capo cuciniere), digressione XI della presente edizione (il nome del bibliotecario si pronunciava probabilmente "Malachìa" e non "Malàchia").
   Ho naturalmente anche modificato, accorciato e ampliato il testo su molti altri punti, per es. il punto B.3 del cap. 2.2.5.5, la nota 1 del cap. 2.2.5.11, il riassunto 2.3, le sezioni 2f-g del cap. 4, le digressioni I, VIII e XI (della nuova edizione).
   Alcune delle lunghe note sono state trasferite e lievemente modificate e si trovano adesso nella parte delle "Digressioni" (digressioni II, VI, IX-X, XII-XIII, XV e XVII).
   Il cap. 4 ("analisi preliminare del sistema strutturale finale") rimane sostanzialmente invariato. È un capitolo centrale che dovevo inserire già nella prima edizione per dimostrare, almeno in via preliminare, come i risultati dell’analisi potevano essere utilizzati ("quo tenderent").
   L’idea generale dell’opera è sempre quella, e per averne una visione raccomando di consultare l’Abstract (pagina seguente). Penso comunque sia utile ribadire che le analisi, spesso meticolose, per la definizione degli elementi omologhi, hanno avuto la loro forma rigida soprattutto perché dovevano essere inserite in un sistema strutturale di più grandi dimensioni. È bene anche sottolineare che il dimostrare il parallelismo tra il Nome della rosa e la Commedia di Dante non è stato un fine per se stesso, ma costituisce invece un pezzo fondamentale per l’analisi globale secondo l’impostazione abbozzata nel cap. 1.1 ("Obiettivo dello studio").
   La mia gratitudine per quelli che mi hanno aiutato nel lavoro della prima edizione è sempre molto sentita. Alcuni di loro hanno continuato eccellentemente nelle loro carriere o si sono ritirati in pensione. Il prof. Boström, che era uno dei più profondi conoscitori dell’opera di Dante in Svezia, è scomparso.
   Il copyright è riservato all’autore. Brevi brani possono essere usati a condizione che ne venga indicata la sorgente. Nessuno è autorizzato a modificare o manipolare il file della versione elettronica ("studi-eco-dante.pdf"). Il file è del resto protetto contro ogni rescrittura non autorizzata. A seconda del modello dello stampatore connesso al computer del lettore, l’aspetto grafico delle pagine può variare lievemente.

Dall’edizione in formato pdf del gennaio/febbraio 2012 di Studi sui sottofondi strutturali nel "Nome della rosa" di Umberto Eco. Parte II. "Le Troiane" di Euripide, Gotemburgo, www.transis.se/rom.
   Il presente studio rappresenta la seconda parte del mio progetto sui sottofondi strutturali ne Il Nome della rosa di Eco. La prima parte che trattava le relazioni con la Commedia di Dante fu pubblicata già nel 1994 come tesi per il dottorato di ricerca, con una edizione digitale riveduta ed ampliata nel marzo 2010. Nella tesi del ’94 avevo preannunciato la seconda parte che doveva trattare la traccia della tragedia in base alle Troiane di Euripide. Ma tanti anni sono passati ed è solo dopo il pensionamento dal Dipartimento per le lingue romanze dell’Università di Gotemburgo che ho avuto tempo di raccogliermi sul serio per terminare questa seconda parte, per la quale il lavoro analitico non è stato di minor impegno di quello della tesi del ’94. Con il presente lavoro ho anche adempiuto ad una vecchia promessa fatta ad un mio collega all’Università di Lund.
   Ho discusso le idee chiave in vari seminari sia a Lund che a Gotemburgo, soprattutto negli anni ’90. Della parte topografica del presente studio ho già presentato alcuni risultati nelle Corrispondenze topografiche fra l’abbazia nel Nome della rosa di Umberto Eco e la vecchia città di Troia, in Italienska studier – Studi italiani, a cura di L. Lindvall, Institutionen för romanska språk, Göteborgs universitet, 1999, pp. 5-26.
   Per questo lavoro vorrei ringraziare in particolare le dottoresse Katarina Andersson e Matilde Marziano, quest’ultima per aver controllato il testo per minimizzare il numero di errori di lingua.

Dall’edizione pdf del novembre 2012
   La presente edizione in formato pdf si basa prevalentemente sulle precedenti edizioni degli studi sui sottofondi strutturali nel Nome della rosa di Umberto Eco, cioè la tesi del 1994 sulla traccia della commedia (La Divina Commedia di Dante), l’edizione riveduta ed ampliata del marzo 2010 (pdf), nonché l’edizione del gennaio/febbraio 2012 (pdf) sulla traccia della tragedia (Le Troiane di Euripide), la quale era soltanto abbozzata nella tesi del ’94.
   Partendo dalle edizioni precedenti ho voluto formare un singolo volume che rispecchiasse la mia idea originaria per la disposizione degli studi nella loro interezza. In questo nuovo volume ci sono quindi: la traccia della commedia (Prima parte), la traccia della tragedia (Seconda parte) e una sintesi delle due tracce opposte più una conclusione generale (Terza parte). In una sezione di appendici ci sono digressioni, tabelle, piante, figure e cinque elenchi analitici.
   Rispetto alle edizioni precedenti considerate singolarmente vorrei in primo luogo segnalare che ho collocato definitivamente la sintesi delle due tracce opposte come una parte separata. (Per sue ragioni avevo dovuto inserirla già nella tesi del ’94.) Altrimenti non ci sono molti cambiamenti. A parte ritocchi e nuove formulazioni ho fatto qualche correzione, aggiunto alcuni commenti e riflessioni, inserito un nuovo punto (B1.9 di I-2.2.2) e redatto una nuova conclusione generale.
   Potendo finalmente arrivare al termine del lavoro che mi ha occupato con vario grado di intensità ed impegno durante una lunga serie di anni, vorrei ancora una volta sottolineare la mia piena responsabilità di tutti gli eventuali errori di analisi, contenuto e lingua. Nello stesso tempo vorrei esprimere la mia sentita gratitudine a tutti quelli che hanno contribuito a questo lavoro, i quali sono menzionati nelle prefazioni delle edizioni precedenti: Katarina Andersson, Göran Bornäs, Mario Buzzi-Donato, Carla Cariboni-Killander, Antonella Dazzi, Cecily Ekblad, Vibeke Emond, Staffan Fogelmark, Christer Hult, Hans Erik Johannesson, Kristina Svensson, Helena Linder-Jareld, Lars Lindvall, Matilde Marziano, Anders Piltz, Magnus Röhl, Sven Sandqvist, Suzanne Schlyter, Anna Smedberg-Bondesson, Maria Tikka, Eva Wiberg. Un sentito pensiero anche alla memoria di Ingemar Boström che in vita era uno dei più distinti dantisti di Svezia.

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