II-2.2.1.3

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II-2.2.1.3.  ELEMENTO OMOLOGO NR-bis/TR 4

Le pessime notizie

A.  OGGETTO DELL’ANALISI
Nel Terzo giorno (Terza unità di tempo), prima del processo a Remigio, Guglielmo ed Adso stanno a conversare con l’Abate che annuncia l’imminente arrivo all’abbazia di Bernardo Gui, l’inquisitore francese. Abbone si allontana, e mentre Guglielmo e Adso rimangono a parlare, ad un tratto viene correndo Nicola da Morimondo per raccontare la notizia desolante che le due lenti di Guglielmo, sulle quali doveva lavorare, si erano rotte:

In quel momento ci corse incontro Nicola da Morimondo, latore di pessime notizie. Mentre cercava di molare meglio la lente migliore, quella su cui Guglielmo riponeva tante speranze, essa si era rotta. E un’altra, che poteva forse sostituirla, si era incrinata mentre provava a inserirla nella forcella. (Nome, p. 216)
Il corrispondente momento delle Troiane si verifica quando nel secondo "atto" (Terza unità di tempo), prima della scena con Cassandra, Taltibio, il messaggero di Agamennone, viene avanti con passi spediti verso le donne troiane che lo vedono con timore. Il coro (o la corifea presso Parmentier) esclama:
Ma ecco che arriva un messo dell’esercito greco. Avrà qualche novità da comunicare: viene avanti spedito. Che notizia ci porta? Me lo immagino già: schiave in terra dorica! (Troiane, p. 69)
Per la speditezza dell’arrivo di Taltibio, vedi anche le traduzioni di Parmentier e di Coleridge:
Voici justement le héraut de l’armée grecque. Chargé d’un nouveau message, il vient d’un pas rapide l’accomplir. Que nous apporte-t-il ? que va-t-il dire ? Nous sommes bien désormais esclaves de la terre dorienne. (Les Troyennes, p. 38)

But mark! a herald from the host of Danai, with store of fresh proclamations, comes hasting hither. What is his errand? what saith he? List, for we are slaves to Dorian lords henceforth. (The Trojan Women)

B.  ANALISI COMPARATIVA
Qualità delle notizie e le reazioni alle stesse (B1) – Qualità particolare dei latori delle notizie (B2) – Definizione dell’elemento omologo NR-bis/TR 4 (C).

B1.  QUALITÀ DELLE NOTIZIE E LE REAZIONI ALLE STESSE
Sappiamo già la qualità delle notizie di Nicola: "In quel momento ci corse incontro Nicola da Morimondo, latore di pessime notizie ecc." (Nome, p. 216). E la reazione di Guglielmo a queste notizie è amara, tanto che è quasi sul punto di buttarsi sull’infelice monaco. Adso riferisce:
Era già l’ora del vespro e l’oscurità stava scendendo. Per quel giorno non si sarebbe più potuto lavorare. Un’altra giornata perduta, convenne amaramente Guglielmo, reprimendo (come mi confessò dopo) la tentazione di afferrare alla gola il vetraio maldestro, il quale d’altra parte era già abbastanza umiliato. (Nome, p. 216)
Anche nelle Troiane si assiste a una reazione forte da parte di chi riceve le notizie. Ma prima diamo un’occhiata al contenuto del messaggio. Entra l’araldo:
Taltibio:  Ecuba, sono Taltibio. Tu mi conosci bene: sono venuto spesso a Troia come araldo dell’esercito greco. Adesso sono qui con nuovi ordini.
Ecuba:  Ecco mie care [le altre donne troiane], proprio quello che temevo! Taltibio:  Abbiamo finito il sorteggio, se è questa la tua paura. (Troiane, p. 69)
I greci avevano quindi deciso la spartizione delle troiane fra gli uomini dell’esercito vincitore. Ormai le donne sanno il loro brutale destino: quello di dover essere portate in paesi stranieri per divenire schiave di uomini che avevano ucciso i loro mariti, padri e figli, un messaggio insomma quanto mai desolante.
   La reazione di Ecuba è forte. Dopo aver ascoltato il messo ella rivela la sua emozione in una esclamazione la quale, anche se già avvertita nella traduzione di Susanetti, è resa più efficace in quelle di Parmentier e Coleridge:
Parla dunque! Dove? In una città della Tessaglia, a Ftia, in Boezia? (Troiane, ibid.)

Hélas ! quelle ville de Thessalie, de Phthiotide ou du pays cadméen veux-tu ainsi nous désigner? (Les Troyennes, p. 38)

Ah me! What city didst thou say, Thessalian, Phthian, or Cadmean? (The Trojan Women)

Aggiungiamo che nel testo greco la prima parola della riga è in traslitterazione "aiaî", che in tedesco significa "wehe!" o "ach!" (Langenscheidts Taschenwörterbuch: Griechisch-Deutsch, cit., p. 10.
   Nelle battute che seguono Taltibio rende conto del destino di Cassandra, la vergine di Apollo, che deve essere concubina di Agamennone; di Polissena che doveva essere guardiana della tomba di Achille ma che ormai ha "smesso di soffrire", cioè è stata uccisa; di Andromaca che sarà moglie di Neottolemo, l’uccisore spietato di Priamo (e forse anche del piccolo Astianatte: vedi II-2.2.1.7, nota 2). E il destino di Ecuba stessa?
Ecuba:  E io, che non sto neanche in piedi
senza il bastone, io a chi dovrò fare la serva?
Taltibio:  Sei toccata a Odisseo, signore di Itaca: sarai sua schiava. (Troiane, p. 73)
La reazione di Ecuba è prevedibile:
No, no! Prendermi a pugni,
battermi la testa,
graffiarmi a sangue le guance,
ecco cosa devo fare!
Io schiava di quell’essere immondo ... (ibid.)
Insomma, le notizie che hanno provocato una tale reazione non sono soltanto cattive, sono pessime.

·  In ambedue i casi le notize trasmesse sono pessime e provocano una forte reazione emozionale da parte di chi le riceve.

B2.  QUALITÀ PARTICOLARE DEI LATORI DELLE NOTIZIE
Il nome di Nicola viene dal greco e significa "vittorioso tra il popolo" (Il Nuovo Zingarelli).
   Anche Taltibio era vittorioso, ma lo era perché faceva parte dell’esercito vincitore. E che egli avesse avuto anche una parte attiva nella vittoria, lo si capisce fra l’altro alla fine del dramma, dove l’araldo conduce un gruppo di soldati con torce in mano con le quali si inizieranno le prime fiamme della distruzione di Troia.

Taltibio:  Mi rivolgo agli uomini incaricati di incendiare la città: è ora di darsi da fare con quelle torce, andate e appicate il fuoco. Quando avremo raso al suolo Troia, potremo partircene felici e contenti per casa nostra. (Troiane, p. 135)
·  I messaggeri sono persone vittoriose.

Possiamo aggiungere che l’araldo di Agamennone era "vittorioso" anche in un modo indiretto (e piuttosto curioso) in quanto ricevitore di un premio che in realtà apparteneva al suo signore. Infatti, nel canto XXIII dell’Iliade vengono descritte le note gare fra le truppe greche (in onore del morto Patroclo), e all’ultima gara, la prova delle lance,

si presentano Agamennone e Merione: ma con atto generoso e nobile Achille [il giudice], riconoscendo l’indiscutibile superiorità di Agamennone, gli concede il premio, un lebète [vaso emisferico], anche senza gareggiare. (Commento di Lea Nissim Rossi in Iliade-Monti, p. 653: )
E le ultime parole del canto di Omero sono: "A Merïone / Diede Achille la lancia, ed all’araldo / D’Agamennon [Taltibio] lo splendido lebète" (ibid., XXIII, 1131-1133).

C.  DEFINIZIONE DELL’ELEMENTO OMOLOGO NR-BIS/TR 4
Nella Terza unità di tempo una persona viene avanti con passi spediti per recare pessime notize le quali provocano una forte reazione emozionale da parte di chi le riceve. Il latore delle notizie è una persona vittoriosa.

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