II-2.2.2.5

Cap. II-1.1   II-1.2   II-2.1   II-2.2.1.1   II-2.2.1.2   II-2.2.1.3   II-2.2.1.4   II-2.2.1.5   II-2.2.1.6   II-2.2.1.7   II-2.2.1.8   II-2.2.2.1   II-2.2.2.2   II-2.2.2.3   II-2.2.2.4   II-2.2.2.5   II-2.2.2.6   II-2.2.2.7   II-2.2.2.8   II-2.2.2.9   II-2.3   II-3
Indice   I parte   II parte   III parte   Digressioni   Tabelle   Piante   Elenchi   Bibliografia

II-2.2.2.5.  ELEMENTO OMOLOGO NR-bis/TR 13

La costruzione oblunga

A.  OGGETTO DELL’ANALISI
Proprio vicino all’origine dell’abbazia c’è la grande chiesa, indicata con C5 sulla pianta NR2. Come si vede si tratta di una costruzione oblunga con l’ingresso principale rivolto verso ovest; è posizionata lungo l’asse est-ovest.
   Poco a sud dell’origine del Territorio troiano si trova la corrispondente costruzione C5TR (casa "II B" di Blegen). Anch’essa è oblunga ed ha l’ingresso principale rivolto verso occidente. A differenza della chiesa abbaziale non è posizionata sull’asse est-ovest, ma quest’asse ne attraversa almeno una parte, quella più occidentale del muro nord. La costruzione C5TR è un megaron di Troia II.

B.  ANALISI COMPARATIVA
Orientamento delle costruzioni rispetto alla cinta muraria nord (B1) – Dimensioni delle costruzioni (B2) – Il muro divisorio interno (B3) – Definizione dell’elemento omologo NR-bis/TR 13 (C).

B1.  ORIENTAMENTO DELLE COSTRUZIONI RISPETTO ALLA CINTA MURARIA NORD
È facile vedere che le due costruzioni differiscono per l’orientamento rispetto all’asse est-ovest. Ma rispetto ad un’altra linea importante dei Territori l’orientamento delle costruzioni risulta praticamente uguale. Vediamo come.
   Relativamente alla parte della cinta muraria settentrionale che è attraversata dall’asse nord-sud, si vede che la chiesa abbaziale ha una lieve inclinazione. Misurando l’angolo tra questa parte murale e l’asse principale della chiesa (che è parallelo ai suoi muri lunghi), si arriva a un valore di 5 gradi:

Fig. 26a




L’angolo tra la parte attraversata dall’asse nord-sud della cinta settentrionale e l’asse principale di C5NR = 5 gradi

Per la costruzione troiana si rileva lo stesso angolo, cioè: rispetto alla parte posizionata sull’asse nord-sud della cinta muraria nord la costruzione, ossia il suo asse principale, si inclina di 5 gradi:

Fig. 26b




L’angolo tra la parte attraversata dall’asse nord-sud della cinta settentrionale e l’asse principale di C5TR = 5 gradi

·  Rispetto alla parte della cinta muraria nord che è attraversata dall’asse nord-sud entrambe le costruzioni hanno una lieve inclinazione pari a 5 gradi.

B2.  DIMENSIONI DELLE COSTRUZIONI
Guardando la pianta NR2 si vede subito che la larghezza della chiesa è molto inferiore alla sua lunghezza. Per disporre di una cifra esatta di tale impressione rileviamo la larghezza del corpo centrale(1) della struttura (d1) confrontandola con la lunghezza del muro principale nord(2) (d2). Precisiamo che la rilevazione della lunghezza verrà fatta sul bordo esterno del muro perché sulla pianta il bordo interno è rettilineo soltanto fino al punto dove comincia il muro arcuato dell’abside minore (vedi i punti P1 e P2 sulla fig. 27a). Rilevate le relative distanze constatiamo che la larghezza d1 è pari al 27% della lunghezza d2:

Fig. 27a



Largh. corpo centrale, d1: 25 mm
Lunghezza muro principale nord (bordo esterno, P1-P2), d2: 91 mm
Relazione d1/d2: 27% (27,47)
Anche la costruzione C5TR ha una forma fortemente oblunga, e per averne una misura precisa ricorriamo al metodo di rilevazione usato per la chiesa. Però, mentre il bordo esterno del muro principale nord di C5NR ha due punti estremi ben definiti, il corrispondente bordo murale della costruzione troiana ha un solo punto estremo che si possa chiamare "ben definito" ed è il punto occidentale (P1 sulla fig. 27b). Sul lato orientale il muro è, come si vede, "aperto", nel senso che – secondo la pianta – gli scavi non hanno potuto stabilire dove il muro effettivamente si fermava. Ma c’è tuttavia un punto esatto da utilizzare per la misurazione, ed è il punto fino al quale il bordo esterno del muro – sempre secondo la pianta – si protrae sulla parte est della costruzione. Quel punto è indicato con P2 sulla figura. (Notiamo incidentalmente che seguendo il bordo interno si arriva a un valore di poco minore.) Quindi, avendo a disposizione due punti estremi del bordo murale in questione saremo in grado di determinarne la lunghezza massima del muro nord (d2). (Per la scelta del muro principale nord, rimandiamo alla nota 2.)
   Per quanto riguarda la rilevazione della larghezza del corpo centrale (d1), essa riesce senza complicazioni.
   Confrontando ora d1 con d2 constatiamo che la relazione d1/d2 è praticamente come quella della chiesa abbaziale:

Fig. 27b


Larghezza corpo centrale, d1: 14 mm
Lunghezza muro principale nord (bordo esterno, da P1 a P2), d2: 51 mm
Relazione d1/d2: 27% (27,45)

·  La larghezza del corpo centrale delle costruzioni è pari al 27% della lunghezza dei loro muri principali settentrionali misurata sul bordo esterno.

B3.  IL MURO DIVISORIO INTERNO
Nella parte interna della chiesa dell’abbazia c’è un muro che divide l’interno in due parti. Sulla pianta NR2 si vede anche che tra il muro divisorio e il muro principale sud della chiesa si apre un passaggio (fig. 27a).
   Anche nella costruzione C5TR si reperisce un muro che divide lo spazio interno in due parti. E come nel caso della chiesa si osserva pure un passaggio tra questo muro e il muro principale sud della costruzione (fig. 27b).

·  Dentro ognuna delle costruzioni si trova un muro che divide il suo interno in due parti; tra questo muro e il muro principale sud si apre un passaggio.

C.  DEFINIZIONE DELL’ELEMENTO OMOLOGO NR-bis/DC 13
Presso l’origine del Territorio c’è una costruzione oblunga attraversata in tutto o in parte dall’asse est-ovest e il cui ingresso è rivolto verso ovest; rispetto alla parte posizionata sull’asse nord-sud della cinta muraria settentrionale la costruzione ha una lieve inclinazione pari a 5 gradi.
   La larghezza del corpo centrale della costruzione è pari al 27% della lunghezza del muro principale nord misurata sul bordo esterno.
   Dentro la costruzione c’è un muro che divide lo spazio interno in due parti; tra questo muro e il muro principale sud si apre un passaggio.

*
Avremmo potuto aggiungere un altro punto omologo se avessimo accettato di includere nell’analisi comparativa tutte le costruzioni troiane che appaiono sulla pianta TR3 e non solo quelle erette (ed eventualmente rase al suolo) fino a Troia VIIa. Infatti, se indaghiamo sulla relazione fra il tempio di Atena (C2TR), che abbiamo usato per orientare la pianta TR3 (vedi II-2.2.2.1, sez. B:5), e l’attuale costruzione C5TR, rileviamo che l’angolo tra gli assi principali del tempio e della costruzione C5TR è pari a 48 gradi (fig. 28b). Praticamente la stessa inclinazione, ossia 48 gradi (meno qualche decimale), si rileva tra gli assi principali dell’Edificio (C2NR il quale corrisponde al tempio di Atena nell’orientamento delle piante) e della chiesa abbaziale (fig. 28a).

Fig. 28a – L’Edificio e la chiesa


Fig. 28b – Il tempio di Atena e la costruzione C5TR



L’angolo tra gli assi principali = 48 gradi

L’angolo tra gli assi principali = 48 gradi

Avremmo quindi potuto definire un altro punto omologo in base all’inclinazione tra le costruzioni C5 (chiesa abbaziale e megaron troiana) e C2 (Edificio e tempio di Atena). Ma dato che C2TR è una costruzione dell’età romana (Troia IX), abbiamo dovuto lasciarlo per motivi logico-temporali (il tempio non esisteva all’età della guerra troiana). Ma alla luce di questa corrispondenza "falsa" possiamo, forse, meglio comprendere quello che l’autore della pianta dell’abbazia, attraverso Adso, dice sull’orientamento della chiesa rispetto all’Edificio.
Non avevo l’esperienza di un maestro muratore, ma mi avvidi subito che esso [l’Edificio] era molto più antico delle costruzioni che lo attorniavano, nato forse per altri scopi, e che l’insieme abbaziale gli si era disposto intorno in tempi posteriori, ma in modo che l’orientamento della grande costruzione si adeguasse a quello della chiesa, o questa a quello. (Nome, p. 34)
Si potrebbe in altre parole ipotizzare che l’autore della pianta dell’abbazia abbia usato la linea dei 48 gradi per adeguare l’Edificio alla chiesa con la sua posizione (già stabilita) lungo l’asse est-ovest, in modo che la linea colpisse il punto dell’origine che era "attaccato" all’ingresso della chiesa stessa; mentre i monaci e i loro maestri muratori che avevano costruito la chiesa, l’avevano adeguata invece al più vecchio Edificio, forse considerando il punto d’incrocio delle linee dell’asse centrale della chiesa e quello dell’Edificio come punto ideale per la costruzione del loro tempio. (Ma si deve naturalmente concedere che il creatore della pianta avrebbe anche potuto adattare la chiesa all’Edificio, ma sempre utilizzando la linea dei 48 gradi, proprio come i "suoi" monaci.)

Note

(1)  Per "corpo centrale" di una costruzione intendiamo in via di principio la sua massa strutturale, con esclusione di eventuali annessi. Nel caso del corpo centrale della chiesa abbaziale sono quindi escluse le navate laterali.

(2)  Per "muro principale" s’intende qui il muro in tutta la sua linea, da un punto estremo all’altro, senza badare alla navata laterale (che interrompe il muro materiale ma non la sua linea).
   La ragione per cui abbiamo scelto il muro settentrionale, apparirà chiara nel confronto con la corrispondente costruzione troiana: lì si vedrà infatti che il muro meridionale di C5TR, nella sua lunghezza massima, è un po’ più corto di quello settentrionale (a causa, evidentemente, di difficoltà di scavi).

capitolo precedente   successivo

top