II-2.2.2.9

Cap. II-1.1   II-1.2   II-2.1   II-2.2.1.1   II-2.2.1.2   II-2.2.1.3   II-2.2.1.4   II-2.2.1.5   II-2.2.1.6   II-2.2.1.7   II-2.2.1.8   II-2.2.2.1   II-2.2.2.2   II-2.2.2.3   II-2.2.2.4   II-2.2.2.5   II-2.2.2.6   II-2.2.2.7   II-2.2.2.8   II-2.2.2.9   II-2.3   II-3
Indice   I parte   II parte   III parte   Digressioni   Tabelle   Piante   Elenchi   Bibliografia

II-2.2.2.9.  ELEMENTO OMOLOGO NR-bis/TR 17

Il complesso triplice

A.  OGGETTO DELL’ANALISI
Nell’angolo nord-ovest dell’abbazia si trova l’ospedale (C9), che è formato come un lungo complesso strutturale composto da tre unità separate (a-c), di cui tutte e tre seguono più o meno da vicino la curva della cinta muraria (pianta NR2). (Per i balnea vicino all’unità C9c vedi più sotto nel punto B2.)
   Nella pianta TR3 si vedono tre singole costruzioni che seguono grosso modo la sezione nord-ovest, lievemente curvata, del muro di cinta formando, se non un singolo corpo, almeno un complesso di costruzioni posizionate l’una accanto all’altra. In corrispondenza alle tre unità dell’abbazia le unità del complesso troiano sono chiamate C9a-c (case "VI E-G" di Blegen).
   Si possono identificare due altre caratteristiche chiaramente visibili e comuni alle unità definite, e cioè: 1) l’asse centrale dell’unità più a sud (C9a) devia visibilmente rispetto all’asse centrale dell’unità in mezzo (C9b); 2) l’unità settentrionale (C9c) è meno lunga delle altre (il che vale in modo particolare per l’unità del complesso C9NR).

B.  ANALISI COMPARATIVA
Direzione dall’origine dei due complessi e i loro spazi settoriali (B1) – Dimensioni della costruzione vicino all’unità C9c (B2) – Definizione dell’elemento omologo NR-bis/TR 10 (C).

B1.  DIREZIONE DALL’ORIGINE DEI DUE COMPLESSI E I LORO SPAZI SETTORIALI
In questo punto faremo un esame dei settori occupati dai rispettivi complessi per evidenziare delle corrispondenze che riguardano sia le direzioni dall’origine dei complessi che lo spazio dei loro settori.
   Cominciando con l’ospedale dell’abbazia (C9a-c) misuriamo per prima cosa la direzione dall’origine delle sue linee settoriali (Ls1 e Ls2). Rileviamo i seguenti valori:

Fig. 38a



Linea settoriale Ls1 (in contatto con C9a) = 282½ gradi dall’origine
Linea settoriale Ls2 (in contatto con C9c) = 315 gradi dall’origine
Partendo da questi valori concludiamo che la direzione dall’origine del complesso C9NR è 298¾ gradi (la media tra 282½ e 315) e che lo spazio del settore si estende per 32½ gradi.
   Per i corrispondenti valori del complesso C9TR si rileva quanto segue:

Fig. 38b



Linea settoriale Ls1 (in contatto con C9a) = 282 gradi dall’origine
Linea settoriale Ls2 (in contatto con C9c) = 312 gradi dall’origine

Si conclude pertanto che la direzione dall’origine di C9TR è pari a 297 gradi (la media tra 282 e 312 gradi) e che lo spazio del suo settore comprende 30 gradi. Vediamo insomma che i due complessi corrispondono abbastanza bene sia per la direzione che per lo spazio occupato dai settori.

·  La direzione dei complessi definiti varia tra 297 e 298¾ gradi dall’origine e i loro rispettivi spazi settoriali si estendono per 30-32½ gradi.

B2.  DIMENSIONI DELLA COSTRUZIONE VICINO ALL’UNITÀ C9c
Vicino all’unità C9c dell’abbazia si trova un’altra costruzione che sulla pianta NR2 è siglata con una "J". Sono i balnea. Confrontando la massima larghezza (d1), incluso l’annesso sul retro della costruzione (eventualmente una struttura per lo scarico di acqua utilizzata), con la massima lunghezza (d2), si conclude che la larghezza è pari al 52% della lunghezza:

Fig. 39a

Larghezza massima, d1 = 12½ mm
Lunghezza massima, d2 = 24 mm
Relazione d1/d2 = 52% (52,1)

(Le distanze rilevate ai punti indicati.)

Precisiamo che abbiamo misurato le distanze massime nei punti dove si riceve il più alto valore (vedi sempre la figura).
   Anche sulla pianta TR3 si vede un’altra costruzione vicino (anzi proprio accanto) all’unità C9c. Di questa costruzione (casa "VI C" di Blegen) misuriamo prima la massima larghezza (d1) (in questo caso non c’è alcun annesso) e la massima lunghezza (d2). Aggiungiamo che abbiamo fatto le rilevazioni nello stesso modo dei balnea. Confrontando poi i valori ottenuti concludiamo che la relazione percentuale tra d1 e d2 è simile a quella dei balnea:

Fig. 39b



Larghezza massima, d1 = 21½ mm
Lunghezza massima, d2 = 39½ mm
Relazione d1/d2 = 54% (54,4)

(Le distanze rilevate ai punti indicati.)

·  Vicino all’unità C9c c’è un’altra costruzione la cui massima larghezza, inclusi eventuali annessi, è pari al 52-54% della massima lunghezza.

C.  DEFINIZIONE DELL’ELEMENTO OMOLOGO NR-bis/TR 17
Nella parte nord-ovest del Territorio si trova un complesso strutturale composto da tre unità posizionate l’una accanto o unitamente all’altra, le quali seguono più o meno da vicino la curva del muro di cinta: unità A-C. L’asse centrale dell’unità più a sud (A) devia visibilmente rispetto all’asse centrale dell’unità in mezzo (B), e l’unità settentrionale (C) è meno lunga delle altre. La direzione del complesso varia tra 297 e 298¾ gradi dall’origine e lo spazio settoriale si estende per 30-32½ gradi. Vicino all’unità C c’è un’altra costruzione la cui massima larghezza, inclusi eventuali annessi, è pari al 52-54% della sua massima lunghezza.
*
Con la definizione dell’elemento NR-bis/TR 17 abbiamo terminato la serie degli elementi topografici. Tuttavia, come abbiamo accennato già nella tesi del ’94 è possibile identificare una nuova serie di corrispondenze fra la pianta dell’abbazia e un’altra pianta dell’antichità: la pianta "Akropolis (Burg) von Athen, von mykenischer Zeit bis 470 v. Chr." in Atlas till världshistorien, III ed., Stockholm 1967, p. 12 (questa pianta è riprodotta da Westermanns Atlas zur Weltgeschichte). Quello che rende particolarmente interessante la nuova serie è il fatto che le Troiane furono rappresentate per la prima volta nel 415 a.C. al teatro di Dionisio, proprio accanto all’Acropoli, la quale per le azioni sulla scena doveva costituire un fondo perfetto. Ma dato che tale legame è soltanto indiretto o secondario(1) abbiamo scelto di non approfondire l’argomento in questo studio, tanto più che un esame in merito richiederebbe uno spazio di più di 25 pagine, ciò che sarebbe troppo anche per una digressione.

Nota

(1)  "Indiretto e secondario" nel senso che la vecchia pianta di Acropoli ha punti in comune con la pianta dell’abbazia, la quale a sua volta ha punti in comune con la pianta TR3. Ai fini dell’analisi topografica la pianta di Acropoli potrebbe quindi costituire una pianta alternativa di TR3.

capitolo precedente   successivo

top