II-2.2.2.7

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II-2.2.2.7.  ELEMENTO OMOLOGO NR-bis/TR 15

La casa del sonno

A.  OGGETTO DELL’ANALISI
Sulla pianta NR2, in una direzione approssimativa tra est-sud-est e sud-est dall’origine, si trova il dormitorio dell’abbazia, qui chiamato C7. Aggiunti alla costruzione si vedono due muri supplementari i quali, parallelamente ai muri lunghi, partono dal lato nord della costruzione. A quanto pare questi muri formano il corridoio di collegamento tra la porta settentrionale del dormitorio e il coro della chiesa. Dato che questa porta conduce direttamente alla chiesa ed è usata regolarmente dai monaci per le varie funzioni, sarà qui considerata l’entrata principale della costruzione.
   La corrispondente costruzione troiana, indicata sulla pianta TR3 con C7 (casa "102" di Blegen), è la sola costruzione nella stessa direzione approssimativa del dormitorio, e come quest’ultimo la costruzione C7TR ha una forma quadrilatera oblunga ed è dotata di muri supplementari i quali, parallelamente ai muri lunghi, partono da uno dei muri corti ed hanno una porta in mezzo la quale, in mancanza di altre porte rivali, è qui chiamata l’entrata principale. La costruzione risale a Troia I.
   Per quanto riguarda i muri supplementari è ovvio che ci sono differenze tra le due costruzioni: posizione sul lato corto nord oppure sud, lunghezza uguale o meno, continuano o no i lati lunghi (cfr. le relative piante NR2 e TR3). Ma in questa definizione iniziale delle costruzioni siamo ricorsi, per i muri, a una descrizione che punta su quel che è comune alle due costruzioni e che le distingue da altre costruzioni sulle rispettive piante.
   Per i muri supplementari del dormitorio notiamo inoltre che l’apertura creata dal muro occidentale (quello più corto) conduce a un piccolo vano che potrebbe essere adibito, eventualmente, a guardaroba, piccola sagrestia o ad altro uso pratico. Per questo vano vedi anche punto B4 più sotto.
   Per giustificare il nome "casa del sonno" nella rubrica del capitolo aggiungiamo che per il dormitorio dell’abbazia la ragione ovvia; nel caso di C7TR riferiamo alla figura 32b (più sotto), che è un’immagine più particolareggiata della costruzione, in cui sono indicate due tombe ("burials" nella pianta originale di Blegen); anche vicino al muro orientale (orientamento secondo pianta TR3) ci sono alcune "burials". La vecchia costruzione C7TR era stata evidentemente una casa dedicata, almeno parzialmente, al sonno eterno.

B.  ANALISI COMPARATIVA
Orientamento delle costruzioni rispetto alla cinta muraria est (B1) – Dimensioni delle costruzioni (B2) – Posizione dell’entrata principale tra i muri supplementari (B3) – Il piccolo vano prima dell’entrata principale (B4) – Irregolarità strutturali a livello di uno degli angoli delle costruzioni (B5) – Definizione dell’elemento omologo NR-bis/TR 15 (C).

B1.  ORIENTAMENTO DELLE COSTRUZIONI RISPETTO ALLA CINTA MURARIA EST
Confrontando le piante NR2 e TR3 si nota subito che le due costruzioni esaminate differiscono visibilmente per l’orientamento rispetto all’asse nord-sud (la differenza è intorno a 7-8 gradi). Ma sulle rispettive piante c’è un altro elemento importante che costituisce la base per un orientamento più uguale: è la parte rettilinea attraversata dall’asse est-ovest della cinta muraria orientale, la qual parte sulla pianta NR2 è costituita dal lungo muro rettilineo est. Rispetto a questo muro si vede che il dormitorio ha una ben visibile inclinazione; infatti, l’angolo tra l’asse principale del dormitorio e la detta parte muraria è pari a 13 gradi:

Fig. 30a




L’angolo tra la parte attraversata dall’asse est-ovest della cinta orientale e l’asse principale di C7NR = 13 gradi
   Praticamente la stessa inclinazione si registra per la costruzione C7TR, e cioè: relativamente alla parte rettilinea attraversata dall’asse est-ovest del muro di cinta orientale la costruzione troiana ha un’inclinazione di 13 gradi, valore a cui si arriva misurando l’angolo tra i due elementi:

Fig. 30b





L’angolo tra la parte attraversata dall’asse est-ovest della cinta orientale e l’asse principale di C7TR = 13 gradi
(Tale buona corrispondenza dell’orientamento delle costruzioni può sorprendere, per cui ci pare bene precisare che i 13 gradi del dormitorio rappresentano un valore abbastanza esatto, e per l’inclinazione della costruzione troiana si rileva un valore pari a 13 gradi meno qualche decimale, comunque più vicino a 13 che a 12½ gradi.)

·  Rispetto alla parte rettilinea attraversata dall’asse est-ovest della cinta muraria orientale ognuna delle costruzioni ha un’inclinazione di 13 gradi.

Notiamo che questa è la seconda volta che abbiamo usato una parte rettilinea del muro di cinta attraversata da uno dei due assi centrali delle piante per poter arrivare a un orientamento uguale di due costruzioni. Per il caso precedente vedi II-2.2.2.5, punto B1 (le costruzioni C5NR e C5TR).
  A questo punto non si può non sospettare che il costruttore della pianta dell’abbazia abbia in tutti e due i casi accomodato le parti interessate della cinta muraria in modo da arrivare a valori prestabiliti delle loro inclinazioni rispetto alle costruzioni in mezzo alla pianta, costruzioni le cui posizioni erano più fisse (la chiesa con il dormitorio attaccato perpendicolarmente ad essa).


B2.  DIMENSIONI DELLE COSTRUZIONI
Abbiamo già constatato che il dormitorio è una costruzione quadrilatera oblunga con una larghezza considerevolmente meno grande della lunghezza, particolarmente se consideriamo i due muri supplementari sul lato corto settentrionale. Misuriamo pertanto la larghezza (d1) confrontandola con la lunghezza (d2) della costruzione inclusi i muri supplementari (fig. 31a). Precisiamo che la lunghezza si è ottenuta misurandola su una linea perpendicolare dal bordo estremo del muro supplementare orientale (più lungo) fino al bordo esterno del muro meridionale. Quanto alla larghezza abbiamo scelto di misurarla nella parte di mezzo della costruzione perché la tumefazione irregolare dell’ultima parte del muro lungo orientale (vedi B5 più sotto) rende impossibile arrivare a un valore medio.

Fig. 31a




Larghezza, d1 = 20½ mm
Lunghezza, d2 = 52½ mm
Relazione d1/d2 = 39% (39,0)

(Le distanze rilevate ai punti indicati.)

Per la costruzione C7TR rileviamo le stesse distanze arrivando a una relazione percentuale tra larghezza (d1) e lunghezza (d2) pari al 38%:

Fig. 31b




Larghezza, d1 = 14¼ mm
Lunghezza, d2 = 38 mm
Relazione d1/d2 = 38% (38,2)

(Le distanze rilevate ai punti indicati.)

·  La larghezza del corpo centrale delle costruzioni rappresenta il 38-39% della loro lunghezza inclusi eventuali muri supplementari.

B3.  POSIZIONE DELL’ENTRATA PRINCIPALE TRA I MURI SUPPLEMENTARI
Nella figura 31a del punto di sopra si vede chiaramente che l’entrata principale di C7NR (tra i muri supplementari) ha una posizione che tende verso ovest. Anche nella figura 31b si vede che l’entrata principale ha una posizione che tende verso ovest, seppur in minor grado (ma comunque visibilmente all’occhio nudo).

·  L’entrata principale delle costruzioni ha una posizione che tende verso ovest.

B4.  IL PICCOLO VANO PRIMA DELL’ENTRATA PRINCIPALE
Per il dormitorio abbiamo già notato (sezione A) l’esistenza di un piccolo vano prima dell’entrata principale, sul lato occidentale; questo vano ha una forma quadrilatera con due muri che coincidono con i muri del dormitorio stesso:

Fig. 32a





Vano situato prima dell’entrata principale, ad ovest.
Sulla pianta TR3 non si vede nessun vano con la stessa definizione. Ricorrendo invece a una figura ingrandita e più particolareggiata (plate 426 del primo volume dell’opera citata di Blegen), è ovvio che il vano esiste davvero, proprio prima dell’entrata principale, sul lato ovest. Anche se questo vano, a differenza di quello del dormitorio, è situato sulla parte interna del muro supplementare, è pur sempre collocato prima dell’entrata della costruzione. Notiamo pure che il vano, nonostante i bordi irregolari, è sostanzialmente quadrilatero ed ha, come si vede, due muri in comune con la costruzione stessa:

Fig. 32b




Vano situato prima dell’entrata principale, ad ovest. (Per l’entrata principale, vedi anche la figura 31b.)
Si noti anche la serie di tombe (burials), 1 e 6 dentro la costruzione, 2-5 vicino al muro lungo orientale, le quali sono menzionate nell’Oggetto dell’analisi (sez. A).

(Figura particolareggiata in Blegen et al., op. cit., vol. I, plate 426.
Le pietre in mezzo all’entrata sono evidentemente a livello del pavimento. Si confronti sempre la figura 31b dove il passaggio attraverso l’entrata appare senza ostruzione.)

·  Prima dell’entrata principale, sul lato ovest, si trova in tutti e due i casi un piccolo vano sostanzalmente quadrilatero con due muri in comune con la costruzione stessa.

B5.  IRREGOLARITÀ STRUTTURALI A LIVELLO DI UNO DEGLI ANGOLI DELLE COSTRUZIONI
Esaminando il dormitorio pare che uno degli angoli, quello in fondo alla costruzione, ad oriente, sia stato esposto ad una irregolarità strutturale di qualche sorta in quanto la parte orientale del muro corto è inclinata verso fuori e l’ultima parte del muro lungo sembra tumefatta. Volendo verificare tali anomalie con più precisione rileviamo quanto segue (i-ii):

i)  L’angolo tra il bordo esterno della parte orientale del muro corto e l’asse principale della costruzione non è più retto come doveva essere senza la distorsione, ma è aumentato di circa 2-3 gradi assumendo un valore di circa 92-93 gradi. Precisiamo che il valore approssimativo dipende naturalmente dall’irregolarità del bordo:

Fig. 33a




L’angolo indicato = c. 92-93 gradi.
Ciò vale a dire che è aumentato di c. 2-3 gradi dal valore normale (senza la distorsione).
ii)  L’ultima parte del muro orientale (dove c’è la tumefazione) non è più in linea con l’asse del muro, ciò che si osserva anche a occhio nudo:

Fig. 34a





La parte indicata del muro lungo devia visibilmente dall’asse del resto del muro.
Sulla pianta TR3 non si vede nessuna irregolarità strutturale a livello dell’angolo corrispondente. Ma ricorrendo alla figura che abbiamo usato nel punto precedente (qui diminuita un po’), si vede chiaramente che le irregolarità esistono e sono tali da compromettere – come sulla pianta NR2 – le strutture intorno a quest’angolo. Più precisamente troviamo (i-ii):

i)  Aumento di circa 2-3 gradi dell’angolo tra il bordo esterno della parte orientale del muro corto e l’asse principale della costruzione:

Fig. 33b









L’angolo indicato = c. 92-93 gradi.
Ciò significa che è aumentato di c. 2-3 gradi dal valore normale (senza la distorsione).

(Figura particolareggiata in Blegen et al., op. cit., vol. I, plate 426)

Aggiungiamo che anche in questo caso il valore approssimativo dell’aumento dell’angolo in questione dipende dal bordo altamente irregolare. Pare del resto che tutta la sezione in fondo alla costruzione abbia subito una lieve dislocazione (per terremoto?), la quale probabilmente è stata la causa principale delle irregolarità registrate.

ii)  Deviazione dell’ultima parte del muro orientale dall’asse del resto del muro:

Fig. 34b








La parte indicata del muro lungo devia visibilmente dall’asse del resto del muro.

(Figura particolareggiata in Blegen et al., op. cit., vol. I, plate 426)

·  La parte intorno all’angolo orientale in fondo ad ambedue le costruzioni (dirimpetto all’entrata principale) è strutturalmente irregolare in quanto si registra tra l’altro (1) che l’angolo tra il bordo esterno della parte orientale del muro corto e l’asse principale delle costruzioni non è più retto ma aumentato di circa 2-3 gradi, e (2) che l’ultima parte del muro lungo orientale non è più in linea con l’asse del resto del muro.

C.  DEFINIZIONE DELL’ELEMENTO OMOLOGO NR-bis/TR 15
In una direzione tra est-sud-est e sud-est dall’origine si trova una costruzione quadrilatera oblunga; da uno dei suoi lati corti partono due muri supplementari i quali sono paralleli ai muri lunghi e hanno una porta in mezzo (l’entrata principale); rispetto alla parte rettilinea attraversata dall’asse est-ovest della cinta muraria orientale la costruzione ha una inclinazione di 13 gradi. È una casa dedicata al sonno in senso figurato o meno.
   La larghezza del corpo centrale rappresenta il 38-39% della lunghezza inclusi i muri supplementari.
   L’entrata tra i muri supplementari ha una posizione che tende visibilmente verso ovest; prima dell’entrata principale, sul lato ovest, si trova un piccolo vano sostanzialmente quadrilatero con due muri in comune con la costruzione stessa.
   L’angolo tra il bordo esterno della parte orientale del muro corto e l’asse principale della costruzione non è più retto ma aumentato di circa 2-3 gradi; l’ultima parte del muro lungo orientale non è più in linea con l’asse del resto del muro.

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